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Paesaggio selvaggio

PROGETTI

LA CHIAVE DELLA VITA

Il linguaggio perfetto dell'Anima

L'Anima o psiké è un'entità psico-spirituale che risiede nella struttura energetica dell'uomo, precisamente sul piano della mente superiore, in quello che viene definito Loto Egoico o Causale, il "Fiore del Sé", come è indicato nella cultura orientale. E' la sede dell'Individualità o Ego dell'essere umano, tramite cui si realizza l'Aspetto Coscienza quale sintesi del rapporto fra lo Spirito e la Materia. L'Anima è l'agente educante dell'essere umano, che utilizza i valori causali o etica come linguaggio per comunicare con la personalità e attivare i processi di trasformazione e sviluppo  della coscienza, tramite l'esperienza.

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L'ETICA DEL DISCEPOLO

Il codice spirituale

Il termine discepolo ha attinenza con l'acquisizione di una precisa disciplina nella propria vita. La disciplina è l'arte che rende possibili le cose e l'etica offre gli strumenti affinché queste siano rivolte alla realizzazione del Bene Comune. I precetti dell'Agni Yoga rivelano il codice spirituale che deve essere seguito dall'uomo terrestre per diventare autore della propria evoluzione, partecipativo e fautore di quella dell'umanità e del pianeta nel loro insieme. 

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VERSO LE LEGGI DEL SUONO

Dal fonema alla forma, dal simbolo all'energia

Il suono è l'energia primordiale, il verbo creativo, il comando delle origini, l'Aspetto Volontà che agisce sulla sostanza per indurre alla creazione o manifestazione. La materializzazione del suono rivela una precisa gerarchia di energie che lo lega alla luce o colore sino alla costituzione della forma visibile. L'uomo partecipa a quest'opera creativa per mezzo dell'articolazione dei fonemi che conformano la parola, formulata dalla concentrazione del pensiero. Comprendere le leggi del suono significa divenire coscienti di un processo che partendo da un principio (suono o energia) e passando alla potenza (fonema o simbolo) dà origine a un'atto (forma o risultato).

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ARTE DEL BENE

Il metodo della luce

“Il Bene è un’arte difficile: così chiamiamo l’esercizio continuo e creativo della buona volontà. Bisogna discriminare fra buoni pensieri e azioni occasionali e isolate e buona volontà consapevole. … Riconoscere la bontà non è immediato. Ancora più difficile è distinguere tutti i moventi interiori della mente umana. 

Non giudicate dalle azioni esteriori: sondate i moventi. … Studiando le arti non dimenticate dunque quella del Bene, che esige grande responsabilità e rispetto per i valori della vita.

È la più ardua ma affretta la marcia. … Per essere bravi nel Bene bisogna contemplare nel profondo."

(Sovramundano II - § 309)                                                                                      

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